Chi siamo

L’inizio

Una deliberazione d’urgenza della città di Torino, intestata “Area dipartimentale XVI° assistenza sociale”, dattiloscritta e datata a mano 21/1/82  stabilisce la stipula della convenzione con la cooperativa “La Tenda” per “…la gestione della comunità alloggio di pronto intervento per minori nella circoscrizione Parella (Q.14) sita in via Bellardi 76 con n.6 posti;…”. La cooperativa si è appena costituita, il 16/12/1981 e fra i soci fondatori ci sono le tre componenti del “gruppo parafamigliare” di volontari che, dal 1979, aveva avviato una comunità alloggio per minori, attraverso una prima convenzione con la Città, utilizzando la casetta in via Bellardi 76, concessa in uso gratuito dalla cooperativa “Parella” e sostenuta dall’Amministrazione comunale con un rimborso spese forfettario (D.G.M. 24/7/1979). Il documento prevede l’impiego di due operatori retribuiti e un collaboratore famigliare, mentre la terza componente del gruppo continuerà a prestare servizio a titolo di volontaria, con l’obiettivo di “… rendere più efficace e continuo il servizio…” e di “… poter attuare concretamente il piano di deistituzionalizzazione dei minori già contenuto nel piano sanitario di zona e promosso altresì dalla città di Torino, con priorità ai minori da 0 a 6 anni.” (D.G.M. 8200719/19, 21/1/1982)

Comincia così il cammino della cooperativa “La Tenda”, sulla spinta di un’iniziativa di cittadini del quartiere – la ristrutturazione della sede della comunità è portata a termine con il contributo di volontari – e di una risposta positiva della Città, sulla scia di anni difficili e straordinari in cui alcuni diritti (salute, maternità, dignità dei pazienti psichiatrici) trovano spazio e riconoscimento.

Fino al 2000, in via Bellardi 76 si gestisce un servizio residenziale per bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni, integrato da servizi di educativa territoriale e di ospitalità diurna, con un’organizzazione interna che progressivamente si modifica: dai tre educatori iniziali si arriva a cinque, affiancati da una collaboratrice, mentre l’équipe educativa della comunità sceglie di gestire direttamente la cooperativa, nominando legale rappresentante un suo componente.

Intanto, il rapporto amministrativo con la Città abbandona la formula della convenzione per passare al contratto di accreditamento: la cooperativa è inserita in un elenco fornitori dell’amministrazione comunale, definito sulla base di standard qualitativi richiesti agli enti accreditati.

Si attiva inoltre lo sportello MAG, per la raccolta di risparmi di soci sovventori, da impiegare in progetti di microcredito e a favore delle realtà della cooperazione nazionale e internazionale.

Nel 2000 un balzo in avanti: con l’acquisto di una sede nuova per la comunità, nella borgata di Villaretto, nell’ambito di un progetto di riqualificazione dell’area avviato da cooperative “ACLI case” si consolidano le basi della cooperativa allo scopo di offrire un servizio migliorato e ingrandito (si passa da 6 a 8 posti), mentre ci si impegna su un nuovo territorio al confine tra la città di Torino e i comuni della zona Nord della provincia. La fascia di età degli ospiti si modifica, ci si occupa ora di adolescenti, prevalentemente maschi. Segno dei tempi, il gruppo dei ragazzi negli anni successivi comincia a contare, tra i componenti, minori stranieri di prima e seconda generazione e, quasi a preparare il terreno, sempre nel 2000, la Tenda partecipa per un anno, con la Cooperativa San Donato, al progetto di gestione, tramite appalto presso l’IPAB di Pianezza, di una comunità maschile, una femminile, una di pronto intervento. Esperienza importante, chiusa la quale ci si concentra sullo sviluppo del servizio della comunità di Villaretto che cresce insieme alla borgata, accogliendo ragazzi da Torino e dai comuni della provincia, come residenti o inseriti in progetti diurni, sostenuta dalla collaborazione con l’associazione di volontariato “Orsetto”, che arricchisce l’offerta educativa con corsi e attività  pensati e realizzati per gli ospiti e non solo.

Ad integrare un nucleo ormai “storico” di educatori contribuiscono i nuovi arrivi che portano il gruppo di lavoro a stabilizzarsi in sette figure che, con poche modifiche, arriva fino agli ultimi anni. 

L’oggi

Da più di trent’anni siamo qui ad occuparci di minori in difficoltà, con l’ospitalità della nostra struttura. Chissà se i fondatori hanno pensato alla possibilità che la loro esperienza avrebbe potuto continuare, in un altro posto, con altre persone: molto è sicuramente cambiato da allora, la città stessa, l’organizzazione dei servizi sociali, le amministrazioni e la politica, ma un po’ dello spirito iniziale si è mantenuto, nelle piccole dimensioni che richiamano alla prospettiva del “piccolo è bello”, nella condivisione delle responsabilità tramite la rotazione delle cariche, nella consapevole rinuncia a una sovrastruttura gestionale della cooperativa, nell’impegno dei soci anche al di fuori delle ore di intervento diretto nella comunità.

Il riconoscersi in quelle motivazioni iniziali ci ha permesso di formare un gruppo di lavoro   impegnato a sostenere i ragazzi della comunità, nell’offrire opportunità per il presente e per il futuro, nel garantire un riferimento il più possibile solido per consentire loro di riparare ferite, di tentare di risolvere conflitti e traumi attraverso la vita in comune, nella quotidiana fatica di convivere con compagni ed adulti che non ci si è scelti ma con i quali è necessario, in un modo o nell’altro, misurarsi.

Il mantenere una dimensione vagamente famigliare della gestione non ha impedito di costruire un’organizzazione che ha portato ognuno di noi a maturare con formazione, studi e approfondimenti capacità e competenze che, organizzate e coordinate, ci permettono di proporre un modello di servizio condiviso da noi soci e piuttosto “unico”, per quel che sappiamo.

 

 

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